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Al via Companies Talks, i big spiegati con il metodo della divulgazione teatrale
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Un progetto di storytelling e un’iniziativa di formazione insieme

 Un progetto che s’innesta in un’ottica di formazione, tanto necessaria quanto urgente in tempi di profonda trasformazione innescata dalla tecnologia. Andrea Dotti, Amministratore Unico di GO2MKT e ideatore del progetto Companies Talks, spiega l’originale iniziativa indirizzata alle aziende e alle istituzioni.

– Companies Talks è un’iniziativa vostra o figlia di un format internazionale?

Preciso subito che Companies Talks è “italianissimo”. Si tratta di un progetto di storytelling aziendale attraverso il quale raccontiamo la storia delle più importanti aziende del web come Google, Facebook, Amazon e Airbnb. I racconti sono dei monologhi, di circa 45 minuti, interpretati da attori professionisti con l’accompagnamento di uno strumento musicale (violino, sax, tromba, ecc..), uno diverso per ogni tema.

Certo la contaminazione della Silicon Valley ha avuto un forte impatto sulla definizione del nostro format e sicuramente uno spunto importante sono state le conferenze TED. In ogni caso, l’impiego di attori nella comunicazione di contenuti business è molto più vicino alle nostre esperienze precedenti, quando ci siamo occupati di raccontare la Storia di Enel, i Progetti di H3G o di NTTData. In tutte queste storie abbiamo pensato di impiegare degli attori perché li riteniamo dei comunicatori professionisti molto adatti per veicolare le storie aziendali.

 

– Come sviluppate questo progetto e chi sono i vostri referenti?

 

Companies Talks è organizzato in una collana di eventi di “intrattenimento business” che viene proposto alle aziende e alle istituzioni per arricchire i propri eventi di comunicazione, sia interna che esterna. Spesso viene anche considerato un format adatto per aspetti formativi/motivazionali, anche perché all’interno di ogni tema trattato abbiamo identificato dei soft-skill, tra quelli indicati dal World Economic Forum, come indispensabili da qui al 2020. In particolare, ne ‘La Storia di Google’ descriviamo il “critical thinking”, in Facebook il “people management”, in Amazon la “cognitive flexibility” ed in Airbnb la “creativity”. I nostri referenti sono dunque i responsabili della Comunicazione e del Personale.

Recentemente le aziende che incontriamo ci chiedono anche di ragionare sul racconto delle loro storie e, ovviamente, siamo ben lieti di accompagnarli in questo percorso “introspettivo”.

 

– Quali sono i vostri obiettivi, cioè a quali risultati puntate entro la fine dell’anno?

 

Innanzitutto saremo presenti al ForumPA di Roma dal 22 al 24 maggio, presso il Convention Center la Nuvola, con tre spettacoli su Google, Facebook e Amazon. In quest’occasione, tutti i monologhi saranno preceduti da un intervento di Luca Attias, CIO della Corte dei Conti.

Per il resto del 2018 ci siamo dati due obiettivi: il primo è, ovviamente, di business. Stiamo lavorando, infatti, per sviluppare una rete di aziende/clienti che possano avviare un percorso di collaborazione pluriennale con Companies Talks. Il secondo obiettivo è di natura contenutistica e, in realtà, è suddiviso in due parti: il primo aspetto è quello di valorizzare il team artistico di Companies Talks siglando partnership con Teatri, Università ed altri Enti per consentire un gran numero di repliche di ogni singolo monologo. Crediamo che la crescita della qualità dello spettacolo sia anche in funzione del numero di repliche eseguite. In particolare, l’esperienza progettuale dalla quale abbiamo preso spunto è quella dello spettacolo di Marco Paolini con il “racconto del Vajont”, che prima di sbarcare in televisione aveva replicato 200 volte quel testo in scuole, teatri ed associazioni; il secondo fronte contenutistico sul quale stiamo lavorando è l’estensione della collana ad altri quattro monologhi che si occuperanno delle storie di Instagram, Whatsapp, Linkedin e Netflix.

 

Foto Andrea Dotti, Amministratore Unico di GO2MKT

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